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Fino alla metà degli anni ‘60, in molti stati degli USA, iniziarono a presentarsi leggi che discriminavano duramente i neri negando loro i diritti civili più importanti.

Lo sapevi che…

Il 27 luglio 2017 in un centro estivo una bambina di colore cadde a terra mentre stava andando in pattini.

Un bambino bianco le si avvicinò e le disse che i bambini neri meritavano di stare a terra.

Un altra situazione accadde nel 2014 in America quando un gruppo di agenti furono avvisati di un uomo in macchina che apparentemente sembrava sotto effetto di sostanze stupefacenti. Gli dissero di scendere ma lui opponeva resistenza, lo buttarono a terra e uno di loro, mentre gli altri provarono ad ammanettarlo, mise il ginocchio sul suo collo.

-Non riesco a respirare- gridava l’uomo di colore. I poliziotti successivamente vennero radiati perchè quell’uomo morì.

Cosa ne pensiamo…

Pensiamo che sicuramente, se l’uomo fosse stato bianco, i poliziotti l’avrebbero trattato con più “gentilezza”. Pensiamo che non sia giusto che sia accaduto tutto questo! Pensiamo a tutte le persone di colore in generale che subiscono le diverse forme di discriminazione ogni giorno!

Viviamo in un’epoca dove pochissimi pensano veramente al razzismo e altri lo ignorano pensando che questi non sono problemi loro. A voi sembra giusto che un colore diverso tolga i diritti principali ad una persona? 

A noi sinceramente proprio no.

Siamo noi ragazzi che possiamo condizionare  questo “nuovo” mondo, sfruttiamo questa occasione e cerchiamo di sensibilizzare quante più persone possibili.

In molti casi anche noi ragazzi possiamo essere razzisti perché assorbiamo quello che dicono gli adulti e abbiamo paura della diversità e di ciò che non conosciamo. 

Una volta abbiamo assistito a una scena del genere: alla fermata dell’autobus una signora di colore si era seduta vicino ad uno bianco e lui ha cambiato posto. Siamo rimasti molto disgustati da quel gesto, una persona di colore deve avere le stesse opportunità di uno bianco, che senso ha discriminare?

Tutto ciò può portare a forme di bullismo anche in rete.

Bullismo e Cyberbullismo

Il bullismo viene spesso confuso con questo:

“Prof Lui mi bullizza, mi spinge!” …no, non è questo!

Possiamo parlare di bullismo quando siamo di fronte ad una relazione in cui avvengono dei comportamenti di prepotenza in modo ripetuto, quando  si prende di mira un comportamento, un aspetto fisico etc e chi subisce non è in grado di difendersi da solo.

Di solito poi ci sono degli spettatori, ci sono altri ragazzi che sono in silenzio e non denunciano gli accaduti. Si diventa così chiusi e spesso viene voglia di usare violenza per difendersi. 

Si parla invece di cyberbullismo quando ci sono telefonate, messaggi non voluti, si diffondono fotografie o video senza il nostro consenso, si commenta con toni dispregiativi sui social etc.

Adesso cercheremo di capire cosa si può fare se si è vittima di bullismo o cyberbullismo.

 Intervista a Camilla su cosa ne pensa a riguardo:

Federico: -Camilla cosa ne pensi del Bullismo?-

Camilla: –Penso che sia una cosa alquanto ingiusta verso una persona perché tutti hanno dei sentimenti e dobbiamo rispettarli.

F: -Grazie. Non è che ci potresti dire se sai come uscire da una situazione del genere?-

C: -Se la vittima fossi io non saprei bene come comportarmi, potrei ad esempio confidarmi con qualcuno.-

F: -Con chi ti confideresti per primo?-

C: -Sicuramente con mia madre.-

F: -Ok, ma hai anche altre persone fidate con cui potresti confidarti. I rappresentanti del bullismo, gli amici, le Prof.esse D’onofrio, Passariello e la Prof.essa Iacoangeli, sono tutti a disposizione vostra-

Parlare, non nascondersi, denunciare atteggiamenti che possono causare davvero molto dolore è sicuramente la prima cosa da fare. SEMPRE. 

Ci sono tante persone disposte ad aiutarci se solo riusciamo ad avere la forza di parlarne.

Concludiamo dicendo che discriminare una persona, per il  colore della pelle, per il suo modo di fare, per il suo aspetto fisico etc, è inaccettabile e ingiusto e bisogna rispettare i sentimenti di TUTTI.

Camilla Chiantella 

Federico Aragona