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“Bella Ciao” è un canto popolare italiano, secondo alcuni proprio di alcune formazioni della Resistenza, ma in realtà, pochissimo cantato nella versione del partigiano, prima della fine della guerra.

Questa canzone rappresenta il nostro paese della seconda guerra mondiale: esprime il coraggio e la tenacia degli italiani disposti a dare la loro vita per cercare di fermare il fascismo allora presente.

“Bella Ciao”, sembra in realtà derivare da brani precedenti, tra cui un girotondo infantile usato per educare i bambini a coordinare i movimenti con il battito delle mani.  Divenne poi molto famoso nel dopoguerra come simbolo della lotta partigiana in Italia. 

Le parole del testo evocano la libertà, la lotta contro le dittature e l’opposizione agli estremismi, e per questa ragione Bella Ciao è considerata la canzone simbolo della Resistenza italiana. Nonostante ciò, con ogni probabilità fu scarsamente utilizzata nel periodo della dittatura nazifascista per paura della polizia politica e finì per identificare le idee dei partigiani solo a guerra finita.

Insieme a “Volare” è il canto popolare italiano più famoso al mondo.

La scelta di identificare Bella Ciao con un canto partigiano nasce dalla volontà di trovare un testo che avesse valori universali di libertà e opposizione alle dittature e alla guerra, senza riferimenti politici o religiosi. Sarebbe stato difficile, altrimenti, unire le varie anime antifasciste che avevano lottato contro il nazifascismo, così diverse tra loro negli ideali eppure unite nella lotta comune contro l'”invasor”.

L’operazione ha avuto successo se si pensa che oggi Bella Ciao è uno dei testi più conosciuti, tradotti e cantati a livello mondiale. Qualcuno forse la ricorderà addirittura per essere usata nel cinema (film e serie TV), qualcun altro probabilmente conoscerà le tante cover che sono state fatte negli anni e che la rendono una canzone universale, non necessariamente legata al mondo della Resistenza.

Di recente Bella Ciao ha avuto anche un significato storico-sociale a livello internazionale, comparendo in diversi momenti della storia politica di paesi diversi dall’Italia.

Il pensiero degli esperti

Molte persone hanno interpretato in diversi modi la canzone Bella Ciao: «Bella Ciao. È una canzone che non è mai stata dei partigiani, come molti credono, però molto popolare» questo ciò che dice Gianpaolo Pansa. «Bella ciao … canzone della Resistenza e Giovinezza … canzone del ventennio fascista … Né l’una né l’altra nate dai partigiani o dai fascisti, l’una presa in prestito da un canto dalmata, l’altra dalla goliardia toscana e negli anni diventate gli inni ufficiali o di fatto dell’Italia antifascista e di quella del regime mussoliniano … Nei venti mesi della guerra partigiana non ho mai sentito cantare Bella ciao, è stata un’invenzione del Festival di Spoleto». Giorgio Bocca presenta invece quest’altra opinione.

Dunque, è chiaro che il pensiero più sostenuto è quello che afferma che le origini di Bella Ciao siano incerte, i pensieri principali si trovano d’accordo sull’idea che fosse un canto popolare senza un significato preciso e concreto.

Il nostro pensiero

Noi pensiamo, a differenza degli altri che abbiamo menzionato, che la canzone Bella Ciao sia associata ai partigiani che si sono apposti al fascismo e che è quindi per questo che è diventata famosa in tutto il mondo. Crediamo che tale canzone non venne utilizzata durante il periodo del pieno fascismo bensì venisse utilizzata come mezzo per esprimere le proprie opinioni, di sinistra, verso la decaduta della dittatura. Oggi è molto utilizzata e conosciuta, rappresenta l’inno della sinistra politica, simbolo di patriottismo e “partigianismo”. Siamo in disaccordo con la fama ricavata dalla serie Netflix La Casa Di Carta, che prende ragazzi di età giovane trascurando il significato principale della canzone e usandolo in modo a nostro parere inadeguato. “Bella Ciao, ma è quella della Casa Di Carta?” Quante volte al nominare del titolo della canzone emerge tale domanda? Ecco, Bella Ciao non è quella Casa di Carta, è la canzone usata (inadeguatamente) nelle scene della Casa Di Carta; è una canzone partigiana italiana.

Infine vi proponiamo il nostro arrangiamento di Bella Ciao con il programma di scrittura musicale Noteflight

https://www.noteflight.com/scores/view/43899bdae082bdba720e9ecacdd1ce2dc7adf8eb