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Era un freddo giorno d’autunno e la professoressa Malmese stava spiegando letteratura come al solito; ad un tratto si accorse che il suo gessetto tanto adorato, verde come uno smeraldo, raro molto più dell’oro, prezioso come una gemma dell’oriente, era, orrore degli orrori, era SPARITO!

La prof. immediatamente cambiò tono e, per quanto si sforzasse ancora di restare pacata, diventò molto presto come una barca travolta da uno tsunami indonesiano.

Si pensava che quel gessetto avesse poteri magici e solo toccarlo portasse ad una soddisfazione magnifica. La sua forma di parallelepipedo così perfetta, il suo odore impestato da anni di ogni tipo di correzione grammaticale, il suo tratto sonoro così stridulo che gli alunni avevano imparato ad odiare talmente tanto da autocorreggersi per non sentirlo, aveva fatto innamorare perdutamente la professoressa Malmese. 

Così le fu assolutamente naturale chiamare il miglior investigatore privato che ci fosse in circolazione per risolvere quel caso misterioso: Stefano Baffuto, un nome una garanzia. Aveva risolto i casi più spinosi successi in quella scuola; dai banchi a motore scomparsi nel teatro, ai dieci e lode apparsi a Scaramuzza, l’alunno più svogliato dell’istituto. 

L’investigatore Baffuto entrò in classe con fare circospetto e iniziò piano piano a cercare indizi.

Iniziò dalla cattedra annusando ogni spigolo come un Labrador affamato in cerca di polpette.  Finalmente riuscì a trovare della polvere di gesso: verde marcia, puzzolente quanto un formaggio scaduto e tutta impiastricciata peggio del gorgonzola; non poteva che essere altro che la polverina magica del meraviglioso gessetto della professoressa Malmese!

Essendo però la prima ora e non avendo la professoressa già adoperato il gessetto era impossibile che della polvere fosse già lì.

Riesaminando attentamente il colore della polvere non poteva però che essere che quello del gessetto della Malmese… 

Baffuto così trovò un capello biondo ma, la prof. Malmese era castana e questo escludeva tutte le persone castane o comunque scure di capelli!

A questo punto la questione si faceva molto contorta: la professoressa era entrata prima dei poveri alunni sottoposti a quella interrogazione da brividi e quindi quest’ultimi erano stati eliminati dalla lista dei sospetti, la Malmese era da escludere dall’indagine perchè aveva chiesto lei il suo intervento e quindi chi era stato?  

All’improvviso la professoressa Gianbisorza dell’altra classe corse dall’investigatore dicendo che tutti i gessetti della scuola erano scomparsi nel giro di un’ora e mezza e anche questo era assolutamente irragionevole ed inspiegabile. 

Baffuto allora si concentrò sull’ipotesi di più colpevoli ma anche questa non reggeva.

Alcuni docenti affermavano che la prof.ssa Meloni di tecnologia era passata in classe ancora prima che tutti entrassero e la professoressa Meloni era peraltro bionda. 

Anche questa ipotesi cadde quando seppe che la prof. Meloni era allergica al gesso e quindi probabilmente se avesse rubato quei gessetti ora sarebbe già a testa in giù. La prof Meloni invece stava più che bene…

Stefano Baffuto dichiarava ad alta voce tutte queste supposizioni e ogni alunno era completamente affascinato da tutta questa sua sagacia. 

-Il vero colpevole è stato il professore Pietro Da Vongola che insegna matematica considerando che ieri si lamentava delle mani sporche di gesso puzzolente ad ogni lezione-

Baffuto tentò anche questo colpo di scena sperando in una confessione che non avvenne.

Io sò già chi è il vero colpevole, il vero colpevole rimane nell’ombra come un topo di fogna, non parla con nessuno come un pesce che sguazza nell’acqua e ascolta le ipotesi ma non ne capisce il significato, il vero colpevole è… 

LA PERSONA CHE CI STA GUARDANDO DALLA TELECAMERA!-

Tutti si girarono a guardare la videocamera posta all’angolo della classe come un piccolo pipistrello che dorme in una grotta. Tutti si accorsero che era accesa. 

Baffuto chiamò la polizia che entrò nelle stanze di controllo e trovò un armadio con un biglietto che diceva:

“Scusate, non volevo causare danni e litigi ma solo fare qualcosa di nuovo per non fare annoiare gli alunni. Dato che la prof.ssa Malmese ci tiene molto al suo gessetto adorato e ha chiamato l’investigatore Stefano Baffuto, non mi sono mai divertita così tanto a vedervi trovare un colpevole cercando di capire i suoi scopi principali; detto ciò vado a mangiare un panino della mensa preparato dalla cuoca Fracassa.

Firmato

La vostra professoressa preferita”

Denise Maria Bigi & Stefania Giuliani