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Questo quello che è successo qualche giorno fa nella classe III A alle parole della Prof.ssa Passariello; la questione è ormai sulla bocca di tutti, tra i banchi di scuola e fuori.

La vicenda è andata grosso modo così.

La prof.ssa è entrata in aula, si è accomodata e, rivolgendosi a noi, ha detto: “Ho due notizie, volete sapere prima la buona o prima la cattiva?”.

Noi tutti abbiamo subito pensato che la buona notizia fosse una gita e, nella nostra felicità, abbiamo posto poca attenzione a quale potesse essere la cattiva. “Forse un tampone?” Forse solo un numero limitato di noi poteva partecipare ad una eventuale gita?” i pensieri più ricorrenti.

Così qualche voce ha chiesto innanzitutto di sapere la cattiva notizia per levarsi il peso e da qui è cominciato il DIBATTITO.

Le parole sono state queste:

“La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno”.

Detto dalla prof.ssa di religione queste parole ci sono sembrate ancora più sconvolgenti.

All’inizio pensavamo di avere capito male ma, alla conferma della frase da parte della prof, abbiamo avuto un senso di incomprensione e smarrimento totale.

Noi tutti vediamo la materia di Religione come l’insegnamento del cristianesimo e questa insegnante come colei che ha il ruolo di diffondere la parola di Dio. Nonostante il nostro smarrimento, la Professoressa ha proseguito la spiegazione, motivando la propria opinione riguardo l’esistenza di Dio e sostenuta da alcuni di noi che dicevano che se Dio fosse esistito veramente nel mondo non ci sarebbe stato peccato.

L’insegnante poi ha continuato chiedendo il motivo per cui alcuni di noi facessero la Cresima, ricevendo come risposta “per confermare il Battesimo”. Di conseguenza ci ha domandato perché avessimo fatto il Battesimo e come risposta ha ricevuto “Non abbiamo deciso noi di essere battezzati”. A questo punto sulla classe è calato il silenzio e la Professoressa ha spiegato perché stava potenzialmente ribadendo che Dio non esiste.

Nel 2009 per le strade di Genova prima, in tutta Italia poi, circolarono degli autobus con la scritta “La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno”. Lei vide quegli autobus e reputò tale frase giusta. Queste pubblicità erano state pagate da un gruppo di atei che avevano speso una somma di circa € 31.117, 18. La circolazione di questi autobus è stata immediatamente fermata, ma intanto la frase è rimasta impressa su milioni di persone e nelle orecchie di almeno 14 alunni della classe III A.

Nell’immagine riportata qui sopra, possiamo vedere uno dei tanti autobus per le strade di Genova che aveva lo scopo di diffondere questa notizia.

Dopo averci scaldato gli animi e fatto riflettere, la Professoressa ha deciso di aprire un dibattito. Alcuni di noi avrebbero dovuto sostenere la tesi “dell’esistenza di Dio”, gli altri invece avrebbero dovuto avallare l’opposto. Durante questo confronto, alcune persone che sostenevano l’esistenza di Dio sono passate dall’altra parte e viceversa. Ci vorrebbero pagine e pagine per raccontare tutto il dialogo che, successivamente, si è trasformato in un dibattito fin troppo acceso ma, sintetizzando, le teorie principali che sono uscite sono due:

Sostenitori dell’ESISTENZA di Dio: “Vi domando, avete mai detto una bugia durata per tanto tempo? Bene, LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE, se fosse stata una bugia, non sarebbe di certo durata 2000 anni.”

Sostenitori dell’INESISTENZA di Dio: “La storia non mente, le analisi dicono la verità, è grazie al BIG BANG. E poi, quali prove avete voi per dimostrare l’esistenza di Dio?”

Alle fine della discussione la Professoressa ha lasciato l’aula, ma ci ha lasciato tanto mistero e tanti pensieri così che la diatriba è continuata nonostante la ricreazione…

Dopo questo dibattito abbiamo INTERVISTATO alcuni alunni della classe III A per sentire i loro pareri e le loro opinioni riguardo la questione dell’esistenza di Dio.

Intervista Alunno 1:

-Cosa pensi riguardo l’argomento discusso in classe sull’esistenza di Dio?

Allora, secondo me, sulla domanda del bus a Genova, è vero, non che io sia ateo, insomma, sono andato al catechismo, alla cresima eccetera eccetera… Ehm… Però, insomma, secondo me è vero.

-Quindi tu affermi che Dio non esista?

Ehm, abbastanza, anche se alcune volte ci faccio affidamento, anche se qualche volta non serve, però, sì, secondo me è questo.

-Cosa hai ricevuto facendo affidamento a Dio?

Mi è costato solo fatica e preghiera, non mi è mai successo niente.

-Perché allora continui a credere in Dio?

Dare fede a qualcuno non costa niente…

Intervista Alunno 2:

-Cosa pensi riguardo alla questione che è stata aperta in classe sull’esistenza di Dio?

Secondo me la professoressa lo ha fatto per non farci credere a tutto, per non essere creduloni e per non farci ingannare. Ha detto una bugia, i professori non devono dire per forza la verità, ma bensì lo dicono per non farci ragionare ad occhi chiusi, e per prendere giuste decisioni, indipendentemente da chi ce lo dice.

– La Professoressa crede in Dio? Allora perché ha potenzialmente sostenuto una opinione atea?

Crede in Dio, ha detto ciò soltanto per farci ragionare.

-Sei d’accordo sul fatto di scrivere sul proprio quaderno che Dio non esista?

Non lo so, vuole solo farci capire come affrontare le situazioni come dibattiti…

Intervista Alunno 3:

-Cosa ne pensi riguardo al dibattito che è stato affrontato in classe?

Penso che è stata una notizia inaspettata e che secondo me dovrebbe dirci direttamente se esiste oppure no al posto di lasciarci senza parole.

– La Prof crede nell’esistenza di Dio? Perché allora, sta sostenendo un’opinione atea?

Secondo me crede, però vuole farci capire veramente cosa vuol dire credere in Dio, quindi ci fa tipo dubitare

-Reputi giusto scrivere sul proprio quaderno la frase “Dio non esiste…”? Non va contro la religione cattolica?

Allora, dato che è argomento di cui vuole parlare la Prof sì, perché poi secondo me spiegheremo meglio la questione…

Intervista Alunno 4:

-Cosa ne pensi riguardo al dibattito che abbiamo aperto in classe durante l’ora di religione?

Allora sono rimasto un po’ sbalordito da questa notizia, soprattutto perché ci è stata detta dalla Prof di religione. Non mi sarei mai aspettati ci dicesse questo però secondo me è giusto discuterne.

-La Professoressa crede in Dio? Perché sta potenzialmente sostenendo un’opinione atea?

In questo momento non so rispondere proprio con certezza a questa domanda perché non ce l’ha detto neanche lei, però penso che nel corso dell’anno ci darà sicuramente una riposta precisa e ci farà capire. Da quello che ci ha detto nella scorsa lezione mi viene da dire che non crede in Dio, proprio perché non ne abbiamo bisogno; però ci sarà un motivo per cui insegna religione, che comunque anche se non parla solo di Dio è comunque la base di tutto.

– Pensi sia giusto scrivere sul proprio quaderno la frase “Dio non esiste…”?

Si, è giusto scriverlo perché è un argomento di cui discuteremo e parleremo tutto l’anno e a cui dovremo darci delle risposte che capiremo durante il corso dell’anno.

Matteo Pisapia e Giuseppe D’Angelo